Contro ogni galera e ogni confine

lo stato ha seppellito un uomo
«Non è una battaglia per la mia liberazione ma contro il regime del carcere duro, che visto dall’interno dimostra tutta la sua spietatezza»
Il tribunale di sorveglianza del Lazio ha confermato il regime di 41Bis per Alfredo Cospito, condannandolo di fatto a morte. Alfredo ha deciso di intraprendere uno sciopero della fame a oltranza 80 giorni fa. Sta mettendo in gioco la sua vita per protestare non solo contro la condanna al 41bis che gli è stata inflitta, nonostante non abbia mai ucciso nessuno, ma contro il regime di carcere duro che sta condividendo con altri detenuti. Si ritorna così al 1879 quando l’anarchico Giovanni Passannante, fu arrestato per l’attentato fallito a Umberto I e seppellito vivo, per vendetta, sotto il livello del mare nel carcere di Portoferraio fino a condurlo alla pazzia. La decisione del 19 dicembre non è diversa da allora, Portoferraio è Sassari e la cella è ancora sotto il livello del mare. Il 41 bis è una tortura legalizzata dove si è costretti a vivere in celle da un metro e mezzo per due, con delle piccole finestre da cui è impossibile affacciarsi, senza contatti con altri detenuti e men che meno con l’esterno, dove la corrispondenza è proibita e l’ora d’aria è trascorsa in una gabbia di pochi metri quadri. Dove il fine ultimo non è la “rieducazione”, ma il completo annichilimento dell’individuo, la cesura dei legami con l’esterno, l’esemplarità della pena e il tentativo di far rinnegare al detenuto la propria identità, in questo caso, politica. La tanto sbandierata democrazia Italiana si dimostra tale e quale alla dittatura iraniana che sta incarcerando e mettendo alla forca ragazz* di ventanni come esempio per sedare le rivolte in corso. Così come l’acqua di un fiume in piena, la lotta per la libertà non si può arginare, è una necessità che scorre nelle vene e non esistono mura o forche in grado di fermarla.
Per ogni compagn* incarcerat* o ammazzat* dallo Stato altr* compagn* porteranno il loro nome nelle mani.
SolidariEtà ad Alfredo e Anna e a tutt* l* sovversiv* in lotta nel mondo
Contro ogni galera e ogni confine